Nel corso dello sviluppo cerebrale, maturazione e esperienza lavorano congiuntamente per determinare a livello neurale un’efficiente rappresentazione dell’ambiente che fornirà le basi per le future interazioni. Uno dei modelli di studio che consente di indagare alcuni principi dell’interazione tra organismo e ambiente è rappresentato dalla deprivazione sensoriale temporanea o permanente. Mediante tale modello è stato possibile osservare: fenomeni di plasticità cross-modale in cui le cortecce sensoriali, deprivate dei loro tipici input, diventano in grado di rispondere a stimolazioni nelle rimanenti modalità; risposte sovramodali, in cui le computazioni avvengono indipendentemente dall’input sensoriale; compensazioni a livello comportamentale; e il grado di recupero funzionale in caso di ri-afferentazione sensoriale. Tali osservazioni hanno largamente espanso negli ultimi decenni la conoscenza sull’organizzazione funzionale e strutturale del cervello umano. Il simposio che proponiamo è stato concepito per offrire punti di vista complementari che hanno come oggetto la deprivazione permanente e/o temporanea del sistema visivo e acustico. Verranno presentati studi che hanno indagato diversi livelli dell’elaborazione cognitiva mediante tecniche elettrofisiologiche e comportamentali. Monica Gori (IIT, Genova) presenterà risultati elettrofisiologici sul modello della deprivazione permanente visiva e acustica. Tali risultati evidenziano come gli stadi precoci dell’analisi delle cortecce visive e acustiche, in assenza di uno sviluppo sensoriale tipico, non contribuiscano alla computazione delle dimensioni percettive dello spazio e del tempo. Lo studio avvalora l’ipotesi che le fasi precoci dello sviluppo delle cortecce sensoriali abbiano una forte dipendenza dall’esperienza sensoriale fornita nel corso dello sviluppo. Davide Bottari (IMT, Lucca) mostrerà risultati elettrofisiologici e comportamentali sullo sviluppo dei sistemi neurali alla base della percezione del movimento. Lo studio di individui la cui esperienza visiva è iniziata in ritardo, in seguito alla rimozione di cataratte bilaterali congenite, dimostra come i sistemi visivi deputati all’analisi del movimento abbiano un periodo sensibile in cui la presenza dell’input visivo è fondamentale per uno sviluppo funzionale completo. Parallelamente verrà evidenziato come il sistema acustico, invece, mostri forme di compensazione in risposta alla deprivazione visiva temporanea. Infine, l’ultimo contributo sarà dedicato allo studio della plasticità neurale delle funzioni linguistiche. Francesco Pavani (CIMeC, Trento) mostrerà, mediante dati comportamentali ed elettrofisiologici, l’impatto di un deficit uditivo precoce sull’analisi semantico-lessicale e morfo-sintattica nell’elaborazione di frasi scritte. Presenterà studi su persone con esordio della sordità precedente allo sviluppo del linguaggio (ovvero, congenito o entro i primi 3 anni di vita) che hanno recuperato l’udito in età diverse mediante impianto cocleare.

Deprivazione sensoriale permanente o temporanea e sviluppo funzionale

Davide Bottari;
2018-01-01

Abstract

Nel corso dello sviluppo cerebrale, maturazione e esperienza lavorano congiuntamente per determinare a livello neurale un’efficiente rappresentazione dell’ambiente che fornirà le basi per le future interazioni. Uno dei modelli di studio che consente di indagare alcuni principi dell’interazione tra organismo e ambiente è rappresentato dalla deprivazione sensoriale temporanea o permanente. Mediante tale modello è stato possibile osservare: fenomeni di plasticità cross-modale in cui le cortecce sensoriali, deprivate dei loro tipici input, diventano in grado di rispondere a stimolazioni nelle rimanenti modalità; risposte sovramodali, in cui le computazioni avvengono indipendentemente dall’input sensoriale; compensazioni a livello comportamentale; e il grado di recupero funzionale in caso di ri-afferentazione sensoriale. Tali osservazioni hanno largamente espanso negli ultimi decenni la conoscenza sull’organizzazione funzionale e strutturale del cervello umano. Il simposio che proponiamo è stato concepito per offrire punti di vista complementari che hanno come oggetto la deprivazione permanente e/o temporanea del sistema visivo e acustico. Verranno presentati studi che hanno indagato diversi livelli dell’elaborazione cognitiva mediante tecniche elettrofisiologiche e comportamentali. Monica Gori (IIT, Genova) presenterà risultati elettrofisiologici sul modello della deprivazione permanente visiva e acustica. Tali risultati evidenziano come gli stadi precoci dell’analisi delle cortecce visive e acustiche, in assenza di uno sviluppo sensoriale tipico, non contribuiscano alla computazione delle dimensioni percettive dello spazio e del tempo. Lo studio avvalora l’ipotesi che le fasi precoci dello sviluppo delle cortecce sensoriali abbiano una forte dipendenza dall’esperienza sensoriale fornita nel corso dello sviluppo. Davide Bottari (IMT, Lucca) mostrerà risultati elettrofisiologici e comportamentali sullo sviluppo dei sistemi neurali alla base della percezione del movimento. Lo studio di individui la cui esperienza visiva è iniziata in ritardo, in seguito alla rimozione di cataratte bilaterali congenite, dimostra come i sistemi visivi deputati all’analisi del movimento abbiano un periodo sensibile in cui la presenza dell’input visivo è fondamentale per uno sviluppo funzionale completo. Parallelamente verrà evidenziato come il sistema acustico, invece, mostri forme di compensazione in risposta alla deprivazione visiva temporanea. Infine, l’ultimo contributo sarà dedicato allo studio della plasticità neurale delle funzioni linguistiche. Francesco Pavani (CIMeC, Trento) mostrerà, mediante dati comportamentali ed elettrofisiologici, l’impatto di un deficit uditivo precoce sull’analisi semantico-lessicale e morfo-sintattica nell’elaborazione di frasi scritte. Presenterà studi su persone con esordio della sordità precedente allo sviluppo del linguaggio (ovvero, congenito o entro i primi 3 anni di vita) che hanno recuperato l’udito in età diverse mediante impianto cocleare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11771/13495
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