At the beginning of the Thirties, the Chapel of Santa Corona in Santa Maria delle Grazie in Milan urgently needed restauration. In 1933, the sculptor Werther Sevèr was charged of the works by family Pirotta, who claimed the chapel’s patronage. Sevèr strongly opposed Modigliani and the Superintendency, since they didn’t allow him to substitute the ancient painting on the altar with one of his own modern sculptures. The disagreement developed into a long trial, strong accusations and petty revenge. The Ministry of Education took sides with the Suprintendency. Sevèr’s istigator against Modigliani was Giorgio Nicodemi, director of Milan civic museums, and strong supporter of the sculptor.

All’inizio degli anni Trenta, la Soprintendenza ai Monumenti di Milano era alla ricerca di mecenati per finanziare il restauro della Cappella di Santa Corona a Santa Maria delle Grazie. La famiglia Pirotta, che aveva chiesto il patronato della Cappella, decise di finanze il restauro e lo affidò allo scultore Werther Sevèr, che voleva sostituire il dipinto presente sull’altare con una sua scultura. Il forte disaccordo fra lo scultore, istigato da Giorgio Nicodemi, allora direttore dei Civici Musei di Milano, e la Soprintendenza indussero Modigliani a denunciare Sevèr per oltraggio e calunnia. Ne seguì un lungo processo, costellato da accuse, memoriali difensivi, false testimonianze e piccole vendette.

“Mi pare d’aver difeso, nella mia persona, tutte le Sovrintendenze d’Italia”: il processo Ettore Modigliani vs Werther Sevèr

Franchi, Elena
In corso di stampa

Abstract

At the beginning of the Thirties, the Chapel of Santa Corona in Santa Maria delle Grazie in Milan urgently needed restauration. In 1933, the sculptor Werther Sevèr was charged of the works by family Pirotta, who claimed the chapel’s patronage. Sevèr strongly opposed Modigliani and the Superintendency, since they didn’t allow him to substitute the ancient painting on the altar with one of his own modern sculptures. The disagreement developed into a long trial, strong accusations and petty revenge. The Ministry of Education took sides with the Suprintendency. Sevèr’s istigator against Modigliani was Giorgio Nicodemi, director of Milan civic museums, and strong supporter of the sculptor.
In corso di stampa
All’inizio degli anni Trenta, la Soprintendenza ai Monumenti di Milano era alla ricerca di mecenati per finanziare il restauro della Cappella di Santa Corona a Santa Maria delle Grazie. La famiglia Pirotta, che aveva chiesto il patronato della Cappella, decise di finanze il restauro e lo affidò allo scultore Werther Sevèr, che voleva sostituire il dipinto presente sull’altare con una sua scultura. Il forte disaccordo fra lo scultore, istigato da Giorgio Nicodemi, allora direttore dei Civici Musei di Milano, e la Soprintendenza indussero Modigliani a denunciare Sevèr per oltraggio e calunnia. Ne seguì un lungo processo, costellato da accuse, memoriali difensivi, false testimonianze e piccole vendette.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11771/13699
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