The important acquisitions in numerous sites of north-western Sicily make this an extraordinary case to investigate a long-standing historiographical and archaeological issue: the one on the so-called Romanization and the consequences of the growing influence of Rome in many areas of the Mediterranean starting from the middle of the second century BC. Already affected by intense dynamics of interaction between different cultures and socio-political identities (Elyms, Greeks, Punics), the north-western sector of the island (with sites such as Segesta, Soluntum, Iaitas, Halaesa) allows us to analyze how an area clearly inspired by Greek and micro-Asiatic urban models influenced and was influenced by the progressive contact with Rome. In this sense, the paper aims at analyzing the role that Sicily in general, and its north-western sector in particular, seem to have played in conveying architectural and planimetric solutions (terraced layouts, scenographic arrangements of natural slopes, etc.) that had a strong impact on the architecture of Roman Latium from the 2nd century B.C. onwards, even independently of the micro-Asiatic models. At the same time, the paper will illustrate how, starting from the Augustan age, an inverse dynamic (from Rome to Sicily) contributed to reshaping the urban nature of the very same Sicilian centres, leading to their increasing Romanization, from both an institutional and urban point of view.

Le importanti acquisizioni in numerosi siti della Sicilia nord-occidentale configurano quest’ultima come uno straordinario campo d’indagine nel contesto di un’annosa querelle storiografica e archeologica: quella sulla cosiddetta romanizzazione e sulle conseguenze della crescente influenza romana in molte aree del Mediterraneo a partire dalla metà del II sec. a.C. 
Già interessato da profonde dinamiche di interazione tra culture e identità socio-politiche differenti (elimi, greci, punici), il settore Nord-Ovest dell’isola (con i casi esemplificativi di Segesta, Solunto, Iaitas, Halaesa) consente di analizzare come un’area dai connotati urbanistici solidamente ispirati a modelli di chiaro stampo greco e microasiatico abbia influenzato e sia stata influenzata dal progressivo contatto con Roma. 
In questo senso, il contributo intende riflettere sul ruolo che la Sicilia in generale, e il suo settore nord-occidentale in particolare, sembrano aver giocato nel veicolare soluzioni architettoniche e planimetriche (disposizioni a terrazze, sfruttamento scenografico dei pendii naturali, ecc.) che incisero fortemente sull’architettura romano-laziale a partire dal II sec. a.C., anche indipendentemente dagli originari modelli microasiatici.
Al tempo stesso, il contributo illustrerà come, a partire dall’età augustea, una dinamica inversa (dall’Urbe alla Sicilia) abbia contribuito a riplasmare il volto urbano di quegli stessi centri sicelioti, guidando verso una loro progressiva romanizzazione sia istituzionale che urbanistica.

Trasformazioni urbanistiche nella Sicilia centro-occidentale di età tardoellenistica e protoimperiale

R. Olivito
2020-01-01

Abstract

The important acquisitions in numerous sites of north-western Sicily make this an extraordinary case to investigate a long-standing historiographical and archaeological issue: the one on the so-called Romanization and the consequences of the growing influence of Rome in many areas of the Mediterranean starting from the middle of the second century BC. Already affected by intense dynamics of interaction between different cultures and socio-political identities (Elyms, Greeks, Punics), the north-western sector of the island (with sites such as Segesta, Soluntum, Iaitas, Halaesa) allows us to analyze how an area clearly inspired by Greek and micro-Asiatic urban models influenced and was influenced by the progressive contact with Rome. In this sense, the paper aims at analyzing the role that Sicily in general, and its north-western sector in particular, seem to have played in conveying architectural and planimetric solutions (terraced layouts, scenographic arrangements of natural slopes, etc.) that had a strong impact on the architecture of Roman Latium from the 2nd century B.C. onwards, even independently of the micro-Asiatic models. At the same time, the paper will illustrate how, starting from the Augustan age, an inverse dynamic (from Rome to Sicily) contributed to reshaping the urban nature of the very same Sicilian centres, leading to their increasing Romanization, from both an institutional and urban point of view.
2020
978 1 4073 5740 9
Le importanti acquisizioni in numerosi siti della Sicilia nord-occidentale configurano quest’ultima come uno straordinario campo d’indagine nel contesto di un’annosa querelle storiografica e archeologica: quella sulla cosiddetta romanizzazione e sulle conseguenze della crescente influenza romana in molte aree del Mediterraneo a partire dalla metà del II sec. a.C. 
Già interessato da profonde dinamiche di interazione tra culture e identità socio-politiche differenti (elimi, greci, punici), il settore Nord-Ovest dell’isola (con i casi esemplificativi di Segesta, Solunto, Iaitas, Halaesa) consente di analizzare come un’area dai connotati urbanistici solidamente ispirati a modelli di chiaro stampo greco e microasiatico abbia influenzato e sia stata influenzata dal progressivo contatto con Roma. 
In questo senso, il contributo intende riflettere sul ruolo che la Sicilia in generale, e il suo settore nord-occidentale in particolare, sembrano aver giocato nel veicolare soluzioni architettoniche e planimetriche (disposizioni a terrazze, sfruttamento scenografico dei pendii naturali, ecc.) che incisero fortemente sull’architettura romano-laziale a partire dal II sec. a.C., anche indipendentemente dagli originari modelli microasiatici.
Al tempo stesso, il contributo illustrerà come, a partire dall’età augustea, una dinamica inversa (dall’Urbe alla Sicilia) abbia contribuito a riplasmare il volto urbano di quegli stessi centri sicelioti, guidando verso una loro progressiva romanizzazione sia istituzionale che urbanistica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11771/14545
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