Nel mondo delle imprese il bilancio di sostenibilità è ormai parte integrante delle attività di comunicazione istituzionale. Non stupisce dunque che anche le organizzazioni culturali, laddove non siano già interessate da un obbligo normativo (è il caso degli enti iscritti al RUNTS), siano spinte da un lato a esplicitare e formalizzare le modalità in cui contribuiscono allo sviluppo della società e dall’altro a rendere conto del proprio operato con efficacia e trasparenza, per legittimarsi anche al di fuori del contesto di appartenenza e aumentare la propria visibilità e reputazione. I donors dal canto loro premono perché i beneficiari esplicitino e quantifichino gli effetti delle iniziative che realizzano, così da permettere loro di calcolare il ritorno sociale degli interventi filantropici. Quantificare e qualificare gli effetti e gli impatti di tipo economico, sociale e ambientale sulla collettività è tuttavia molto impegnativo e, sebbene le forme di rendicontazione non finanziaria delle organizzazioni non profit siano meno formalizzate di quelle delle imprese, tale attività rimane in gran parte volontaria e finora appannaggio di pochi soggetti. Obiettivo del volume – nato da un percorso di ricerca che ha visto ASK (Art, Science and Knowledge), unità di ricer-ca del centro GREEN (Geography, Resources, Environment, Energy and Networks) dell’Università Bocconi, a fianco di Fondazione EOS-Edison Orizzonte Sociale ETS – è aiutare le organizzazioni culturali a rappresentare la propria strategia e i suoi effetti sull’ecosistema individuando le macrocategorie su cui ragionare per sviluppare una rendicontazione non finanziaria completa ed efficace, con una rinnovata consapevolezza della propria capacità di creare valore. Con un approccio che alla compliance antepone la costruzione di competenze e una condivisione «dal basso» di buone pratiche – trasversalmente utili alle organizzazioni culturali nella loro varietà istituzionale, dimensionale e settoriale –, il libro propone linee guida e non standard rigidamente precostituiti, pur considerando l’evoluzione della normativa in materia di rendicontazione non finanziaria di ETS e diversi tipi di organizzazioni. Il risultato è un manuale che, sollecitando a condividere obiettivi, processi e linguaggi, trasforma il bilancio di sostenibilità in un’occasione per riordinare le attività, oltre che in uno strumento identitario verso l’interno e strategico verso l’esterno.
Rendere conto: il bilancio di sostenibilità delle organizzazioni culturali
Martello D;
2024-01-01
Abstract
Nel mondo delle imprese il bilancio di sostenibilità è ormai parte integrante delle attività di comunicazione istituzionale. Non stupisce dunque che anche le organizzazioni culturali, laddove non siano già interessate da un obbligo normativo (è il caso degli enti iscritti al RUNTS), siano spinte da un lato a esplicitare e formalizzare le modalità in cui contribuiscono allo sviluppo della società e dall’altro a rendere conto del proprio operato con efficacia e trasparenza, per legittimarsi anche al di fuori del contesto di appartenenza e aumentare la propria visibilità e reputazione. I donors dal canto loro premono perché i beneficiari esplicitino e quantifichino gli effetti delle iniziative che realizzano, così da permettere loro di calcolare il ritorno sociale degli interventi filantropici. Quantificare e qualificare gli effetti e gli impatti di tipo economico, sociale e ambientale sulla collettività è tuttavia molto impegnativo e, sebbene le forme di rendicontazione non finanziaria delle organizzazioni non profit siano meno formalizzate di quelle delle imprese, tale attività rimane in gran parte volontaria e finora appannaggio di pochi soggetti. Obiettivo del volume – nato da un percorso di ricerca che ha visto ASK (Art, Science and Knowledge), unità di ricer-ca del centro GREEN (Geography, Resources, Environment, Energy and Networks) dell’Università Bocconi, a fianco di Fondazione EOS-Edison Orizzonte Sociale ETS – è aiutare le organizzazioni culturali a rappresentare la propria strategia e i suoi effetti sull’ecosistema individuando le macrocategorie su cui ragionare per sviluppare una rendicontazione non finanziaria completa ed efficace, con una rinnovata consapevolezza della propria capacità di creare valore. Con un approccio che alla compliance antepone la costruzione di competenze e una condivisione «dal basso» di buone pratiche – trasversalmente utili alle organizzazioni culturali nella loro varietà istituzionale, dimensionale e settoriale –, il libro propone linee guida e non standard rigidamente precostituiti, pur considerando l’evoluzione della normativa in materia di rendicontazione non finanziaria di ETS e diversi tipi di organizzazioni. Il risultato è un manuale che, sollecitando a condividere obiettivi, processi e linguaggi, trasforma il bilancio di sostenibilità in un’occasione per riordinare le attività, oltre che in uno strumento identitario verso l’interno e strategico verso l’esterno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.