The book explores a lesser-known journey of artists, critics, architects, and designers in 1970s Italy who sought innovative approaches to creative practice and cultural management outside traditional institutions. They aimed to engage marginalized communities, critiquing established art practices and emphasizing participatory engagement in urban spaces. Case studies include Riccardo Dalisi’s creative workshops in the Neapolitan suburbs, Enrico Crispolti’s project “Operazione Roma Eterna” in Rome’s working-class neighborhoods, and collaborative initiatives in Sesto San Giovanni, a municipality of the Milanese manufacturing belt. These experiences involved prominent figures of the artistic and architectural scene and newly instituted art cooperatives, linking them to broader post-1968 debates on the artist’s role in society and cultural reforms. The integration of social and ecological issues within art and architecture, employing methods from various disciplines, characterized this journey. Key concepts such as “project,” “creativity,” “environment,” “education,” and “mediation” remain relevant in discussions on cultural development and socially engaged art today.

Un itinerario poco noto unisce alcuni artisti, critici d’arte, architetti e designer che, negli anni Settanta, cercarono di sviluppare in Italia nuovi approcci creativi e di gestione culturale al di fuori di istituzioni e luoghi deputati, ponendosi al servizio di comunità marginalizzate. Tentativi che individuarono nel confronto con la città e in pratiche partecipate di lungo termine il proprio terreno di sperimentazione. Questo volume attraversa le periferie di Napoli, Roma e Milano. Osserva ogni esperienza nel suo specifico, immergendola nel dibattito post-1968 sul ruolo sociale dell’artista e delle istituzioni culturali. Arte e progettazione intersecavano allora sociologia, antropologia, semiotica, pratiche d’indagine biografica, didattica antiautoritaria ed ecologismo. Parole chiave come “progetto”, “creatività”, “ambiente” e “mediazione” caratterizzano queste esperienze e risuonano ancora oggi quando si discute di progettazione culturale e arte socialmente impegnata.

Progetto e mediazione. Esperienze in Italia tra arte, architettura e progettazione culturale (1968-1976).

Sara Catenacci
2025

Abstract

The book explores a lesser-known journey of artists, critics, architects, and designers in 1970s Italy who sought innovative approaches to creative practice and cultural management outside traditional institutions. They aimed to engage marginalized communities, critiquing established art practices and emphasizing participatory engagement in urban spaces. Case studies include Riccardo Dalisi’s creative workshops in the Neapolitan suburbs, Enrico Crispolti’s project “Operazione Roma Eterna” in Rome’s working-class neighborhoods, and collaborative initiatives in Sesto San Giovanni, a municipality of the Milanese manufacturing belt. These experiences involved prominent figures of the artistic and architectural scene and newly instituted art cooperatives, linking them to broader post-1968 debates on the artist’s role in society and cultural reforms. The integration of social and ecological issues within art and architecture, employing methods from various disciplines, characterized this journey. Key concepts such as “project,” “creativity,” “environment,” “education,” and “mediation” remain relevant in discussions on cultural development and socially engaged art today.
2025
9791222322674
Un itinerario poco noto unisce alcuni artisti, critici d’arte, architetti e designer che, negli anni Settanta, cercarono di sviluppare in Italia nuovi approcci creativi e di gestione culturale al di fuori di istituzioni e luoghi deputati, ponendosi al servizio di comunità marginalizzate. Tentativi che individuarono nel confronto con la città e in pratiche partecipate di lungo termine il proprio terreno di sperimentazione. Questo volume attraversa le periferie di Napoli, Roma e Milano. Osserva ogni esperienza nel suo specifico, immergendola nel dibattito post-1968 sul ruolo sociale dell’artista e delle istituzioni culturali. Arte e progettazione intersecavano allora sociologia, antropologia, semiotica, pratiche d’indagine biografica, didattica antiautoritaria ed ecologismo. Parole chiave come “progetto”, “creatività”, “ambiente” e “mediazione” caratterizzano queste esperienze e risuonano ancora oggi quando si discute di progettazione culturale e arte socialmente impegnata.
art history, exhibition history, cultural development, cultural institutions, institutional critique, participatory art, socially engaged art, Riccardo Dalisi, Enrico Crispolti, Davide Boriani, Gabriele Devecchi
storia dell'arte, storia delle esposizioni, progettazione culturale, istituzioni artistiche, critica istituzionale, animazione, arte partecipata, arte ambientale, impegno sociale, Enrico Crispolti, Riccardo Dalisi, Davide Boriani, Gabriele De Vecchi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11771/33998
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