Il saggio è pensato come guida all’ultima sezione della mostra “La grandezza dell’universo” nell’arte di Giovanna Garzoni (a cura di Sheila Barker) e ricostruisce l’allestimento della Stanza dell’Aurora della Villa del Poggio Imperiale negli anni di residenza della granduchessa Vittoria della Rovere, che qui volle omaggiare la celebre “pittora” raccogliendovi il maggior numero di sue pergamene. Ripercorrendo l’elenco degli oggetti d’arte stilato nel 1692, l’indagine dimostra l’unicità dell’ambiente: le pergamene di Giovanna – in buona parte nature morte – facevano da sfondo a una molteplicità di oggetti rari e preziosi, per provenienza (es. porcellane cinesi), materiali preziosi e/o esotici e forme, molti arricchiti dalle filigrane d’argento di uno specialista della corte medicea, Bartolommeo Marabella. La ricostruzione è arricchita con la proposta di confronti o vere e proprie identificazioni degli oggetti originali tutt’oggi conservati nelle raccolte degli Uffizi. Al cuore stà però l’identificazione di un programma iconografico incentrato sull’identificazione di Vittoria della Rovere con l’Aurora incastonata sul soffitto (opera di Vincenzo e Pietro Dandini), capace di tenere insieme gli oggetti della stanza, distinguendola dalle precedenti wunderkammer.

L'omaggio di Vittoria della Rovere a Giovanna Garzoni: la Stanza dell'Aurora nella Villa del Poggio Imperiale

Focarile Pasquale
2020

Abstract

Il saggio è pensato come guida all’ultima sezione della mostra “La grandezza dell’universo” nell’arte di Giovanna Garzoni (a cura di Sheila Barker) e ricostruisce l’allestimento della Stanza dell’Aurora della Villa del Poggio Imperiale negli anni di residenza della granduchessa Vittoria della Rovere, che qui volle omaggiare la celebre “pittora” raccogliendovi il maggior numero di sue pergamene. Ripercorrendo l’elenco degli oggetti d’arte stilato nel 1692, l’indagine dimostra l’unicità dell’ambiente: le pergamene di Giovanna – in buona parte nature morte – facevano da sfondo a una molteplicità di oggetti rari e preziosi, per provenienza (es. porcellane cinesi), materiali preziosi e/o esotici e forme, molti arricchiti dalle filigrane d’argento di uno specialista della corte medicea, Bartolommeo Marabella. La ricostruzione è arricchita con la proposta di confronti o vere e proprie identificazioni degli oggetti originali tutt’oggi conservati nelle raccolte degli Uffizi. Al cuore stà però l’identificazione di un programma iconografico incentrato sull’identificazione di Vittoria della Rovere con l’Aurora incastonata sul soffitto (opera di Vincenzo e Pietro Dandini), capace di tenere insieme gli oggetti della stanza, distinguendola dalle precedenti wunderkammer.
2020
978-88-3340-144-7
Giovanna Garzoni, Vittoria della Rovere, collezionismo mediceo, natura morta, Firenze, villa del Poggio Imperiale, miniatura
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