La statua in marmo bianco interpretata come Penelope (Museo Nazionale dell'Iran, Teheran) è una scultura riferibile al mondo greco per iconografia, stile e materiale, databile verso la metà del V secolo a.C. Il suo ritrovamento nella Tesoreria di Persepoli ha sollevato numerosi quesiti sul suo luogo di produzione e sulle ragioni del suo arrivo nel cuore dell'Impero Achemenide. Questo studio si propone di presentare i risultati della prima analisi archeometrica mai effettuata sul materiale della scultura. l risultati dell'analisi minero-petrografica e del rapporto degli isotopi stabili del C & O consentono di identificare il materiale come marmo tasio dolomitico di Capo Vathy, un'ipotesi già avanzata su base autoptica. Generalmente, si pensa che all'epoca di produzione della Penelope questo marmo fosse usato principalmente a Taso e sulla vicina terraferma. Questo studio, invece, raccoglie casi dal Mediterraneo e dal Mar Nero che evidenziano l'esportazione di marmo tasio dolomitico di lungo raggio a partire dall'età arcaica. Pertanto, è possibile ipotizzare che la scultura di Penelope fosse giunta a Persepoli non necessariamente da Taso, ma anche dall'Asia Minore o da altre aree.
The ‘Penelope’ from Persepolis and its marble: a multidisciplinary research
Alessandro Poggio
2017-01-01
Abstract
La statua in marmo bianco interpretata come Penelope (Museo Nazionale dell'Iran, Teheran) è una scultura riferibile al mondo greco per iconografia, stile e materiale, databile verso la metà del V secolo a.C. Il suo ritrovamento nella Tesoreria di Persepoli ha sollevato numerosi quesiti sul suo luogo di produzione e sulle ragioni del suo arrivo nel cuore dell'Impero Achemenide. Questo studio si propone di presentare i risultati della prima analisi archeometrica mai effettuata sul materiale della scultura. l risultati dell'analisi minero-petrografica e del rapporto degli isotopi stabili del C & O consentono di identificare il materiale come marmo tasio dolomitico di Capo Vathy, un'ipotesi già avanzata su base autoptica. Generalmente, si pensa che all'epoca di produzione della Penelope questo marmo fosse usato principalmente a Taso e sulla vicina terraferma. Questo studio, invece, raccoglie casi dal Mediterraneo e dal Mar Nero che evidenziano l'esportazione di marmo tasio dolomitico di lungo raggio a partire dall'età arcaica. Pertanto, è possibile ipotizzare che la scultura di Penelope fosse giunta a Persepoli non necessariamente da Taso, ma anche dall'Asia Minore o da altre aree.File | Dimensione | Formato | |
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