In line with the attention the TransCultAA project is drawing on archival sources, this contribution on Rodolfo Siviero (1911-1983) underscores the importance of all those documents resulting from his 30 years of activity in art restitution. An overview of his career as chief of the Italian office for recoveries since before the end of WWII is aimed at testifying to the vast amount of information he was able to collect. Reference is made to his efforts towards tracing both Jewish property and pieces from public and private Italian collections. Bearing in mind TransCultAA’s focus on the Alpe Adria region, this contribution highlights through some examples what type of information is to be found in Siviero’s papers that could potentially contribute to on-going inquiries. Still, a great part of this material (mostly kept in Rome) is yet to be properly inventoried and systematically followed up on. This also comprises many ownership histories still to be investigated. They refer to some of those artworks Siviero recovered both in Germany and Italy that in 1950 eventually became State property. In this sense, the way Italy partially neglected the potential of Siviero’s documents and the controversial past they bear witness to is nowadays to be inscribed among those ‘competing national narratives’ this HERA project aims to critically contextualise and interpret.

In linea con l’attenzione che TransCultAA ha finora dedicato alle fonti archivistiche, questo contributo dedicato a Rodolfo Siviero (1911-1983) ricorda l’importanza di tutti i documenti da lui prodotti in 30 anni di impegno per la restituzione delle opere d’arte. Ripercorrendo la sua carriera a capo dell’Ufficio Recuperi a partire dalla fine del Secondo conflitto mondiale si vuole infatti rendere conto della grande quantità di informazioni che Siviero è stato in grado di raccogliere sulla dispersione di proprietà ebraiche, opere d’arte private e collezioni pubbliche. Tenendo poi conto del focus di TransCultAA sulla regione dell’Alpe Adria, il contributo fa particolare riferimento ad alcuni documenti in possesso di Siviero che possono significativamente contribuire a tali ricerche. Ciononostante, molte di queste carte, che si conservano in gran parte a Roma, sono tutt'ora in attesa di un’adeguata inventariazione e riordino, che potrebbero certo beneficiare vecchie e nuove indagini sulla provenienza degli oggetti rimossi, parte dei quali è entrata infine a far parte delle collezioni statali nel 1950. Il difficile e finora poco battuto sentiero della provenance research in Italia, testimoniato dalla scarsa attenzione alle carte Siviero, rientra quindi tra quelle ‘contraddittorie eredità nazionali’ che questo progetto HERA si propone di contestualizzare e interpretare.

Rodolfo Siviero between Fascism and the Cold War: Negotiating Art Restitution and ‘Exceptional Returns’ to Italy after Second World War

Francesca Coccolo
2019-01-01

Abstract

In line with the attention the TransCultAA project is drawing on archival sources, this contribution on Rodolfo Siviero (1911-1983) underscores the importance of all those documents resulting from his 30 years of activity in art restitution. An overview of his career as chief of the Italian office for recoveries since before the end of WWII is aimed at testifying to the vast amount of information he was able to collect. Reference is made to his efforts towards tracing both Jewish property and pieces from public and private Italian collections. Bearing in mind TransCultAA’s focus on the Alpe Adria region, this contribution highlights through some examples what type of information is to be found in Siviero’s papers that could potentially contribute to on-going inquiries. Still, a great part of this material (mostly kept in Rome) is yet to be properly inventoried and systematically followed up on. This also comprises many ownership histories still to be investigated. They refer to some of those artworks Siviero recovered both in Germany and Italy that in 1950 eventually became State property. In this sense, the way Italy partially neglected the potential of Siviero’s documents and the controversial past they bear witness to is nowadays to be inscribed among those ‘competing national narratives’ this HERA project aims to critically contextualise and interpret.
2019
In linea con l’attenzione che TransCultAA ha finora dedicato alle fonti archivistiche, questo contributo dedicato a Rodolfo Siviero (1911-1983) ricorda l’importanza di tutti i documenti da lui prodotti in 30 anni di impegno per la restituzione delle opere d’arte. Ripercorrendo la sua carriera a capo dell’Ufficio Recuperi a partire dalla fine del Secondo conflitto mondiale si vuole infatti rendere conto della grande quantità di informazioni che Siviero è stato in grado di raccogliere sulla dispersione di proprietà ebraiche, opere d’arte private e collezioni pubbliche. Tenendo poi conto del focus di TransCultAA sulla regione dell’Alpe Adria, il contributo fa particolare riferimento ad alcuni documenti in possesso di Siviero che possono significativamente contribuire a tali ricerche. Ciononostante, molte di queste carte, che si conservano in gran parte a Roma, sono tutt'ora in attesa di un’adeguata inventariazione e riordino, che potrebbero certo beneficiare vecchie e nuove indagini sulla provenienza degli oggetti rimossi, parte dei quali è entrata infine a far parte delle collezioni statali nel 1950. Il difficile e finora poco battuto sentiero della provenance research in Italia, testimoniato dalla scarsa attenzione alle carte Siviero, rientra quindi tra quelle ‘contraddittorie eredità nazionali’ che questo progetto HERA si propone di contestualizzare e interpretare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11771/14697
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