Il progetto PRAEDIA (Pompeian Residential Architecture: Environmental, Digital, Interdisciplinary Archive), avviato nel 2016, prevede la cooperazione tra il Parco Archeologico di Pompei, il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, la Scuola IMT Alti Studi Lucca e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)1. Il programma di ricerca intende contribuire alla co- noscenza del paesaggio architettonico e naturale del quadrante sud-est di Pompei, coincidente con la Regio II, dall’età arcaica all’eruzione del 79 d.C. e, in una prospettiva più ampia, fino alle prime scoperte nel Settecento, agli scavi e ai restauri dello scorso secolo e alle recenti iniziative a favore della fruizione del sito. La posizione periferica di quest’area rispetto al cuore politico e religioso della città, la prossimità a uno dei principali poli per gli spettacoli e a due porte urbiche, la spiccata vocazione com- merciale, rendono la Regio II un caso di studio par- ticolarmente adatto all’approfondimento delle di- namiche di formazione e della fisionomia del tessuto urbano di Pompei.

Il Progetto PRAEDIA: le Campagne 2021-2023 nel Complesso dei Riti Magici (II 1, 11-12)

Riccardo Olivito
2023-01-01

Abstract

Il progetto PRAEDIA (Pompeian Residential Architecture: Environmental, Digital, Interdisciplinary Archive), avviato nel 2016, prevede la cooperazione tra il Parco Archeologico di Pompei, il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, la Scuola IMT Alti Studi Lucca e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)1. Il programma di ricerca intende contribuire alla co- noscenza del paesaggio architettonico e naturale del quadrante sud-est di Pompei, coincidente con la Regio II, dall’età arcaica all’eruzione del 79 d.C. e, in una prospettiva più ampia, fino alle prime scoperte nel Settecento, agli scavi e ai restauri dello scorso secolo e alle recenti iniziative a favore della fruizione del sito. La posizione periferica di quest’area rispetto al cuore politico e religioso della città, la prossimità a uno dei principali poli per gli spettacoli e a due porte urbiche, la spiccata vocazione com- merciale, rendono la Regio II un caso di studio par- ticolarmente adatto all’approfondimento delle di- namiche di formazione e della fisionomia del tessuto urbano di Pompei.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11771/27638
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